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May 21, 2023

Zelo missionario da un letto d'ospedale

Dopo la visita di ieri di 40 minuti ad un ospedale romano per un "controllo", Papa Francesco ha partecipato questa mattina alla consueta udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro, dove ha parlato di Santa Teresa di Gesù Bambino e poi ha salutato i pellegrini provenienti da la sua sedia a rotelle. Ma solo poche ore dopo, i giornalisti iniziarono a riferire che Francis era tornato in ospedale per un intervento chirurgico. La Sala Stampa vaticana ha diffuso un comunicato secondo cui Francesco "sarà sottoposto a laparotomia e intervento chirurgico alla parete addominale in anestesia generale". "L'intervento chirurgico, deciso nei giorni scorsi dall'equipe medica che assiste il Santo Padre, si è reso necessario - si legge nel comunicato - a causa di un laparocele (ernia) laparocele che sta causando sindromi sub-occlusive ricorrenti, dolorose e in peggioramento".

Diverse ore dopo il Vaticano ha riferito che l'intervento aveva avuto successo, "senza complicazioni", ma che sarebbe rimasto in ospedale per alcuni giorni e che le sue udienze programmate sono state rinviate al 18 giugno mentre si riprendeva.

Forse è allora provvidenziale che la catechesi del Santo Padre questa mattina sia stata dedicata allo "zelo missionario" di una carmelitana ammalata che, entrata nella vita religiosa, non lasciò mai il Carmelo di Lisieux, morta a soli 24 anni. Francesco ha notato che santa Teresa «è patrona delle missioni, ma non è mai stata mandata in missione». Questo è vero. Il 14 dicembre 1927 Papa Pio XI la proclamò, insieme al missionario gesuita San Francesco Saverio, Patroni Universali delle Missioni.

Alcuni potrebbero essere confusi sul motivo per cui la Chiesa dovrebbe dichiarare una monaca contemplativa di clausura come patrona dei missionari. Il motivo, come ha spiegato Papa Francesco, è che «il suo cuore era vibrante, missionario. Racconta nel suo 'diario' che il suo desiderio era quello di essere missionaria, e che voleva esserlo non solo per pochi anni, ma per il resto della sua vita, fino alla fine del mondo." Durante la sua vita terrena, il papa ha descritto come «Teresa fu una 'sorella spirituale' per diversi missionari: li accompagnava dal suo monastero con le lettere, con la preghiera e offrendo per loro continui sacrifici. Senza rendersi visibile, intercedeva per loro». le missioni, come un motore che, anche se nascosto, dà a un veicolo la potenza per andare avanti."

Il cuore e le preghiere di Santa Teresa erano con coloro che, come il suo co-patrono Francesco Saverio, andavano all'estero nei campi di missione per evangelizzare. Ha offerto la sua malattia, le sue difficoltà e i suoi sacrifici per i missionari. «E lo ha fatto con gioia, per i bisogni della Chiesa, perché, come ha detto lei, “cadano rose su tutti”, soprattutto sui più lontani”, ha detto questa mattina Papa Francesco. Preghiera e missione non sono contrapposte; la preghiera è il carburante che spinge avanti la missione.

Coloro che sono isolati, malati, sofferenti o altrimenti tagliati fuori dal mondo – come lo sarà Papa Francesco per le prossime due settimane – possono contribuire alla missione missionaria ed evangelizzatrice della Chiesa attraverso le nostre preghiere e offerte quotidiane. Tutto ciò che abbiamo, anche se è dolore o solitudine, può essere offerto al Signore. Come ha detto Papa Francesco:

Tale è la potenza dell'intercessione mossa dalla carità; questo è il motore della missione! I missionari, infatti – di cui Teresa è patrona – non sono solo coloro che percorrono lunghe distanze, imparano nuove lingue, compiono opere buone e sono bravi nell’annuncio; no, missionario è chiunque viva come strumento dell'amore di Dio là dove si trova. I missionari sono coloro che fanno tutto perché, attraverso la loro testimonianza, la loro preghiera, la loro intercessione, Gesù passi.

Questo è lo zelo apostolico che, ricordiamolo sempre, non opera mai per proselitismo o costrizione, ma per attrazione: non si diventa cristiani perché costretti da qualcuno, ma perché toccati dall'amore. Con tanti mezzi, metodi e strutture a disposizione, che a volte distraggono dall'essenziale, la Chiesa ha bisogno di cuori come quello di Teresa, cuori che attirino le persone all'amore e avvicinino le persone a Dio. Chiediamo a questo Santo la grazia di superare il nostro egoismo e la passione di intercedere affinché Gesù sia conosciuto e amato.

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